07/2024: I vini bianchi di Sartarelli sono prodotti da un unico vitigno, il Verdicchio, originario delle Marche. Per valorizzare questa specialità, il produttore di contenitori in vetro Vetropack fornisce a Sartarelli una bottiglia unica, disegnata dalla stessa azienda vinicola: è l’amore per i dettagli a unire vino e contenitori in vetro.

1972
anno di fondazione
20
anni di collaborazione
150k
bottiglie all'anno

Da giovane, anziché emigrare in Argentina, Ferruccio Sartarelli – di professione panettiere – scelse l’amore. Rimase infatti in Italia con la moglie Matilde e scoprì un’altra passione: quella per la viticoltura. Dal 1972 l’azienda Sartarelli punta sul vitigno Verdicchio, coltivato fin dall’antichità nell’assolato Centro Italia. Con una fiducia incrollabile nella “sua” uva, il fondatore dell’azienda ha saputo trasformarla in vini di qualità che vengono premiati ogni anno, sia in Italia che all’estero.

 

Un tripudio di riconoscimenti, anche alle Olimpiadi 2024 di Parigi

Nel 1999 il Balciana di Sartarelli è stato premiato come miglior vino bianco d’Italia e addirittura del mondo. Da allora le storie di successo e i premi non si sono mai fermati: dall’International Wine Challenge ai Decanter World Wine Awards, dal Mundus Vini ai numerosi concorsi italiani, i vini di Sartarelli sono praticamente ogni anno tra i migliori e i più premiati, anche dalla rivista statunitense Vinous, dove dal 2021 hanno ottenuto più volte punteggi di 90 e oltre (su un massimo di 100). Non solo: il Tralivio di Sartarelli è stato selezionato come uno dei dieci vini bianchi italiani per i Giochi Olimpici 2024 di Parigi, diventando di diritto un “vino olimpico”!

Sartarelli è una vera e propria azienda a conduzione famigliare, gestita dalla seconda e terza generazione. “Lo spirito di squadra e la passione per il prodotto sono fondamentali per noi” afferma Patrizio Chiacchiarini, genero del fondatore. “Complessivamente abbiamo 55 ettari di vigneti e altri 6 ettari di ulivi per il nostro olio d’oliva”. Tutti i vini bianchi di Sartarelli sono prodotti esclusivamente con uve Verdicchio, una varietà che matura a fine estate e che viene vendemmiata a mano anziché a macchina. In Italia è noto più che altro come vitigno per il semplice vino da tavola, ma grazie alla cura, alla dedizione e al peculiare know-how di Sartarelli viene nobilitato, trasformandosi in un vino bianco di alta qualità.

«“Ecco perché siamo molto contenti di poter sottolineare la nostra qualità e unicità con la bottiglia speciale di Vetropack.»
Patrizio Chiacchiarini

Sartarelli utilizza l’esclusivo contenitore firmato Vetropack – nato dalla mente dello stesso Patrizio Chiacchiarini – da quasi 20 anni. Oggi questa bottiglia viene utilizzata esclusivamente per le varietà Sartarelli Classico, Tralivio e Balciana, e dal 2022 anche per Milletta. Questo vino speciale, che matura per quasi due anni, è stato creato per celebrare il 50° anniversario dell’azienda e deve il proprio nome a Matilde Sartarelli, che tutti chiamavano “Milletta”.

Chiacchiarini spiega com’è nata la bottiglia: “Volevo una struttura diversa, anche per accogliere meglio il tappo, e migliorare così la qualità della chiusura. Abbiamo quindi snellito la spalla e ammorbidito un po’ i lati. Inoltre la superficie destinata all’etichetta è ora perfettamente cilindrica”. Completa il tutto la sinuosa S di Sartarelli, una goffratura personalizzata che sottolinea l’unicità del contenitore firmato Vetropack. “La bottiglia riscuote molto successo, è percepita come uno dei nostri marchi di fabbrica ed è molto importante per noi per distinguerci dal gran numero di fornitori, soprattutto in Italia” sottolinea Chiacchiarini. In totale Sartarelli distribuisce circa 150.000 bottiglie l’anno, e Vetropack svolge un ruolo chiave in questo senso.

Vini eccezionali in una veste inconfondibile

Ogni anno Sartarelli produce sei diversi tipi di vino bianco – dallo spumante Sartarelli Brut al Sartarelli Passito vendemmia tardiva – e una grappa, con una quota di esportazioni superiore al 60%. “Tradizionalmente abbiamo una forte presenza negli Stati Uniti e in Giappone, oltre che in Scandinavia, soprattutto in Norvegia” continua Chiacchiarini. Negli ultimi anni la cantina si è progressivamente aperta ai visitatori per incrementare le vendite regionali, e sempre più spesso vengono organizzati eventi e degustazioni anche al di fuori della struttura. La visita a Sartarelli è anche parte del programma delle navi da crociera MSC quando attraccano ad Ancona, a circa 40 chilometri di distanza.

La passione per la viticoltura si traduce ancora oggi nell’apertura a nuove idee, in linea con lo spirito del fondatore. “Quando negli anni Ottanta abbiamo iniziato a piantare i doppi filari e a legarli con un filo di ferro per farli crescere in maniera flessibile e farli fruttificare, tutti pensavano che fossimo pazzi” racconta Chiacchiarini. “Ma il tempo ci ha dato ragione, proprio com’è accaduto con il design personalizzato dei contenitori di vetro, che abbiamo implementato e migliorato passo dopo passo con l’aiuto di Vetropack”. Un ulteriore guizzo è dato dal colore scuro della bottiglia, che serve anche a proteggere il vino dal sole.

Due aziende accomunate da qualità, innovazione e sostenibilità

Sia Sartarelli sia Vetropack sono molto attente al tema della sostenibilità. Di recente l’azienda vitivinicola ha deciso di ampliare il proprio impianto fotovoltaico da 23 a 61 kW di potenza. “Ci stiamo anche orientando su prodotti completamente privi di sostanze chimiche. Nel 2013 abbiamo lanciato il programma Sartarelli.ZERO, che da allora è stato esteso a tutte le nostre aree coltivate. Significa che i nostri prodotti sono al 100% privi di residui chimici artificiali: il valore limite di 0,001 ppm è dovuto solo all’approssimazione delle misurazioni” spiega Chiacchiarini. Invece di utilizzare sostanze chimiche, le difese naturali delle piante vengono attivate con l’aiuto di prodotti naturali, a tutto vantaggio della salute dei consumatori.

Un materiale da imballaggio come il vetro si integra benissimo in tutto questo. Anche Vetropack persegue ambiziosi obiettivi di sostenibilità in termini di consumo idrico ed energetico, riciclo, filiera e riduzione delle emissioni di CO2. In quanto materiale inerte (non reattivo), il vetro protegge al meglio la purezza e la qualità degli esclusivi vini Sartarelli, e il design unico della bottiglia sottolinea perfettamente questa esclusività. 

Fanno parte dell’azienda di famiglia anche Caterina e Tommaso, figli di Patrizio Chiacchiarini e Donatella Sartarelli, figlia a sua volta del fondatore: Tommaso, in veste di enologo, si accerta quotidianamente dell’alta qualità del vino, mentre Caterina è responsabile dell’export. “L’azienda si sta aprendo sempre di più agli ospiti e organizziamo regolarmente eventi culturali per far conoscere il nostro marchio” racconta Caterina. “È bello vedere le persone tornare: ci fa capire che siamo sulla strada giusta. Per quanto riguarda i mercati di esportazione, in futuro vogliamo diversificare maggiormente: la Francia offre molte opportunità, che a poco a poco sfrutteremo, mentre la Lituania è un importante mercato chiave per l’Europa dell’Est. Con il suo orientamento internazionale, Vetropack è il partner ideale per noi e ci piacerebbe ampliare ulteriormente la nostra collaborazione, ad esempio esplorando serie limitate e speciali, oppure nell’ambito della sostenibilità”.