Comunicazione ad hoc secondo l’art. 53 RQ – A causa della guerra e dei danni riportati allo stabilimento, Vetropack deve ridurre il personale in Ucraina

18.05.2022: Bülach, 18 maggio 2022 – Vetropack Holding AG, uno dei principali produttori europei di imballaggi in vetro, ha annunciato oggi che i primi rilevamenti sulla situazione dello stabilimento ucraino di Gostomel, danneggiato nei combattimenti, hanno evidenziato come nel medio periodo presso questa sede sarà possibile occuparsi unicamente del riordino dello stabilimento e della protezione e conservazione degli asset (inclusa la gestione di vetro riciclato e materie prime). Alla luce dei gravi danni riportati agli impianti di produzione e della situazione generale nella regione ancora segnata da azioni militari, al momento non è possibile una ripresa di tutte le attività. Per questo motivo, il Gruppo Vetropack si vede costretto a tagliare gran parte dei posti di lavoro di questa sede.

Vetropack headquarters

«Siamo molto consapevoli di cosa significhi questa decisione per i nostri collaboratori in Ucraina, ma al momento non vediamo altra alternativa», spiega Johann Reiter, CEO di Vetropack Holding AG. «I danni arrecati al nostro stabilimento dalle azioni militari sono considerevoli, anche se non irreparabili. Tuttavia, secondo le nostre stime e anche alla luce di una poco probabile risoluzione della guerra in tempi brevi, non sarà possibile riprendere subito la nostra produzione a Gostomel.»

Vetropack non ha mai avuto e non ha tuttora intenzione di chiudere questa sede in modo permanente, bensì intende riaprirla dopo aver provveduto a ristrutturarla. «In un futuro a breve termine, però, non ci saranno le condizioni per una riapertura», sottolinea Johann Reiter. «Per questo motivo, nell’interesse di tutto il Gruppo industriale dobbiamo agire di conseguenza.»

In concreto, nelle prossime settimane un team si recherà sul posto per sondare nuovamente la situazione e introdurre le prime misure per preparare una futura ripresa dell’impianto di produzione. Queste misure comprendono in particolare la messa in sicurezza degli imballaggi in vetro e delle materie prime immagazzinate in loco.

Il taglio dei posti di lavoro è inevitabile

Tra queste misure è previsto anche il taglio di circa due terzi dei circa 600 posti di lavoro presso questa sede. Fin dai primi attacchi russi, Vetropack aveva esonerato i propri collaboratori dal recarsi allo stabilimento, pur continuando a pagare loro lo stipendio pieno. «Tuttavia, questa misura è adatta solo per un lasso di tempo limitato. Non si tratta di una soluzione attuabile per tutta la durata di una guerra, che potrebbe anche proseguire per molti mesi», precisa Johann Reiter. «Il finanziamento di questi posti di lavoro per noi dipende direttamente dalla produzione e dalla vendita di imballaggi in vetro: pertanto, senza produzione non possiamo mantenerli.»

Per questo motivo nelle prossime settimane Vetropack, in stretta collaborazione con la direzione dello stabilimento, cercherà possibili soluzioni per i collaboratori interessati. La forza lavoro è costituita prevalentemente da uomini in età da servizio militare, che al momento non possono lasciare il Paese e di conseguenza non possono essere impiegati in altri stabilimenti Vetropack. Ciononostante è stato possibile trasferire già 35 collaboratori all’estero e alcuni lavorano già presso altre sedi Vetropack.

Il Gruppo Vetropack è uno dei principali produttori europei di imballaggi in vetro per lʼindustria alimentare e delle bevande. Il Gruppo dispone di modernissimi stabilimenti di produzione e di sedi commerciali e di distribuzione in Svizzera, Austria, Repubblica Ceca, Croazia, Slovacchia, Romania, Ucraina, Italia e Repubblica di Moldavia.

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