Una giornata con Riccardo Riso
In qualità di Continuous Improvement Manager, Riccardo Riso identifica eventuali possibilità di miglioramento nella nostra produzione. Insieme ai colleghi, si occupa di implementare nel Gruppo Vetropack modelli di successo comprovati. Per esempio a Chișinău, dove ci ha portati con sé per un giorno.
«Lavoro a Trezzano, ma trascorro la maggior parte della settimana negli stabilimenti. Questa settimana sono a Chișinău, insieme ai colleghi del team Technical Performance. Stiamo collaborando con i colleghi in loco per integrare da un punto di vista tecnico lo stabilimento più recente del Gruppo Vetropack. Cerchiamo di identificare le aree in cui possiamo trarre maggiore beneficio dall’implementazione di standard di Gruppo e procedure comprovate, le cosiddette “best practice”.»
Prima di tutto dobbiamo capire la situazione e i processi dello stabilimento, perciò giriamo in produzione e nelle varie officine. Osserviamo, discutiamo e collaboriamo con chiunque sia coinvolto nei processi riguardanti sicurezza, qualità, supply chain e controlling.
Ecco perché oggi esaminiamo la produzione per com’è attualmente e i relativi indicatori: qual è il livello di sicurezza dello stabilimento? Quali sono gli aspetti a cui i clienti attribuiscono più importanza nei nostri prodotti? Come sono i più importanti indicatori di produttività? Ci informiamo anche su capacità, competenze e pareri dei colleghi che lavorano in sede e sulle best practice che potrebbero aiutare il team a sprigionare tutto il potenziale e migliorare le prestazioni.


Insieme esaminiamo più in dettaglio il cambio serie nella zona calda: come possiamo semplificare il lavoro? Quali sono i colli di bottiglia nel processo? Cosa possiamo fare per evitare sprechi? Come possiamo migliorare l’ergonomia, la qualità e la velocità? Il nostro fine ultimo è incrementare il valore che offriamo ai clienti: migliorare la loro soddisfazione e raggiungere i nostri obiettivi commerciali.
Perciò vogliamo costantemente migliorare prodotti, servizi e procedure. E questo costante miglioramento non si basa tanto su una risoluzione rapida dei problemi contingenti, quanto sull’idea di risalire alla radice e affrontare i problemi in stretta collaborazione con tutti i colleghi coinvolti nello stabilimento, nella business unit e a livello di Gruppo. Questo ci permette di imparare tutti insieme e di risolvere meglio i problemi.
È a questo che lavoreremo a Chișinău nei prossimi mesi, aiutando lo stabilimento ad apportare migliorie per quanto riguarda, ad esempio, il cambio serie e l’efficienza energetica. In parallelo, ripenseremo anche l’organizzazione e costruiremo una struttura in grado di supportare il livello di performance richiesto.
Inoltre nei prossimi mesi lavorerò a stretto contatto con altre sedi nel quadro del cosiddetto “Performance Improvement Programme”.
I colleghi dei due stabilimenti austriaci, i primi ad aderire al programma, hanno già presentato quasi cento proposte di miglioramento: alcune soluzioni tecniche per ridurre il peso dei nostri contenitori in vetro, vari metodi per eseguire la manutenzione degli stampi limitando la manodopera e l’usura, idee per ridurre gli sprechi e favorire l’efficienza dei materiali e molto altro ancora.

Ora stiamo per definire e prioritizzare tutti i potenziali provvedimenti sulla base dei nostri obiettivi aziendali: dove prevediamo il maggiore beneficio finanziario in rapporto all’impegno? Qual è la nostra tabella di marcia per raggiungerlo? A questo fine, lavoro a stretto contatto con il team Controlling, che ci guida nella definizione delle priorità grazie agli indicatori finanziari e monitora il beneficio economico delle misure implementate.
Come project manager, metto a disposizione una struttura chiara e strumenti che permettano di pianificare e attuare i progetti e presentare e validare i loro esiti. Nei tanti anni di lavoro come esperto di Continuous Improvement nell’industria del vetro, ho imparato soprattutto una cosa: che le persone sono il fattore di successo più importante per un’azienda.
Ecco perché mi piace dire che costruisco ponti, per collegare tra loro persone, processi e tecnologie. In questo mi è utile la mia formazione come ingegnere e psicologo sociale. Non si tratta solo di implementare nuovi processi o tool. Il miglioramento si concretizza davvero solo nel momento in cui viene discusso, comunicato e accettato, fino a radicarsi nella cultura aziendale e nella mentalità delle persone.
